BIENNALE LAKE COMO
Direzione artistica a cura di Giammarco Puntelli
A Cavallo dell'Anno 2016 2017
Inaugurazione alle ore 16.30 del 30 dicembre 2016, contiene tre mostre: Horse and Rider art contest, Classici Cavalli con Cavallo e Cavaliere omaggio a Dario Neri e la personale dell'artista Giuseppe Menozzi presentata da Giammarco Puntelli. SIENA Magazzini del Sale Palazzo Pubblico piazza Il Campo da venerdì 30 dicembre al 15 gennaio orario Museo Civico del Palazzo Pubblico.
NERO BIANCO ROSSO
Tre colori, dodici artisti, una galleria: dal 22 dicembre al 7 gennaio, la Merlino Bottega d’Arte si tinge di nero, bianco e rosso. Tecniche, stili e messaggi completamente diversi ed un unico linguaggio cromatico. I veri protagonisti della collettiva sono i tre colori con i quali gli artisti intendono esprimere gli stati emotivi più forti e intensi della propria esistenza.
Il nero rappresenta il buio, la negazione dei colori e dunque della vita. È l’insidia e l’ignoto. Forte e fiero nella tela diventa eleganza, sensualità e mistero. Nell’arte, la triste malinconia che evoca si diverte a rinascere contorno e definizione. Il nero, in chiave alchemica, si può interpretare come il momento di conoscenza per l’artista che prende piena ed oggettiva consapevolezza di sé per affermare la sua creazione.
Il bianco simboleggia il principio della fase vitale, i sentimenti nobili e la spiritualità. Nella tela è respiro per la vista. È luce che allude alla pausa, al vuoto e allo smarrimento. Bianco è il colore di chi che domina le passioni e rende immortale la propria anima artistica.
Il rosso è il colore del sangue che pulsa, della frenesia vitale e della passione. Ad un livello di conoscenza superiore, rappresenta l’ equilibrio dell’intelletto artistico e dell’impulso creatore. Nelle opere si esprime in tutta la sua virulenta sensualità catturando sempre lo sguardo ammaliato dell’osservatore.
Le ispirazioni degli artisti si esprimono con accostamenti insoliti ed irriverenti. I colori diventano corposi, materici ed eterei. Ci raccontano storie diverse e si mostrano in tutta la loro capacità di provocare emozioni.
“ARTE a tutti i costi”
Mostra d'arte contemporanea
a cura di Giovanna Cardini e Barbara Gasser
Carlo Carrà - Franco Angeli - Tano Festa
Nicola Formosa - Giuseppe Castelli - Pomo
Dal 6 al 17 marzo 2015
Inaugurazione sabato 7 marzo ore 18.00
In mostra le opere di vari artisti contemporanei, dai tre esordienti Castelli, Formosa e Pomo a quelle dei maestri Festa, Angeli, Malipiero, Carrà. Un gioco di accostamenti improbabili, di linguaggi diversi, di luce e poesia.
In questa occasione la Dott.ssa Patrizia D'Orlando, storica dell'arte, presenterà la mostra in corso.
orario Galleria 17.30/20 (domenica chiuso)
Ingresso libero
Galleria Merlino Bottega d'Arte
www.merlinobottegadarte.com
Le Murate -Via delle Vecchie Carceri - Firenze
Opere di Simone Bortolotti, Giuseppe Castelli, Andrea Mancini
collettiva, Merlino Bottega d'Arte, Firenze.
26 luglio - 1 agosto 2013.
Presso la Galleria Europa sul lungomare Europa 41 a Lido di Camaiore (Lu), sabato 28 luglio 2012 alle ore 21.00 si inaugura “Il mare sul retro”, mostra personale di Giuseppe Castelli.
L’artista, nato a Bibbona (Li) nel 1966, ha
all’attivo un nutrito curriculum espositivo, con personali e collettive in varie città italiane. Nel 2007 una sua opera è stata premiata al Gran Prix Internazionale ‘Il Bronzino’ all’Accademia Il
Marzocco di Firenze.
In questa occasione, viene presentata una serie di lavori realizzati negli ultimi tre anni: dipinti ad acrilico su tela, nei quali sono raffigurati singolari paesaggi naturali e marini. Le opere di
Castelli sono ispirate a suggestioni e modelli di tipo futurista e cubista, ma sono rielaborate, in chiave assolutamente originale, in un’atmosfera di geometrismo onirico e postmoderno.
La mostra è corredata di catalogo (cura editoriale: Mercurio Arte Contemporanea) con introduzione dello storico
Franco Cardini. L’evento è organizzato dal Comune di Camaiore, in collaborazione con la galleria Merlino Bottega d’Arte di Firenze, presso la quale i dipinti
dell’artista sono esposti in permanenza. La mostra resterà aperta fino al 5 agosto 2012, tutti i giorni, dalle 21.00 alle 23.30. Infoline: 338 3995511.
Presentazione di Giovanna Cardini.
Opere di: Rosario Bellante, Maurizio Biagioni, Alberto Bongini, Annamaria Buonamici, Daniela Caciagli, Giuseppe Castelli, Riccardo Corti, Fabrizio Filippi, Giusi Giunta, Giulio Greco, Paolo Grigò,
Marco Lami, Paolo Lapi, F. G. Limafiè, Marco Manzella, Giovanna Marino, Guido Morelli, Armando Orfeo, Corinna Pandolfi, Nicola Perucca, Daniele Ricci, Valente Taddei.
Merlino Bottega
d'Arte, Firenze. 8 dicembre 2010 - 12 gennaio 2011
L’artista è come un tronco che attraverso le radici s’abbevera del fluire della vita e della natura, trasmettendo poi nella sua chioma, cioè nell’opera, ciò che ha visto”.
Così scriveva Paul Klee, elevando l’albero a metafora dell’artista stesso che, nutrendosi continuamente dalle radici del corso del tempo e degli eventi, arriva ad un certo punto a rappresentare,
ossia a rendere in qualche modo visibile, ciò che egli stesso ha visto. Si sa che l’arte non può mai coincidere con il reale in quanto è necessariamente mediata, trasformata e ricreata dall’artista
che vivendo vede qualcosa e la restituisce all’altro nella sua opera.
Ecco perché ciò che conta non è mai ciò che si guarda, ma come e soprattutto chi guarda; ecco perché in arte non esiste l’albero in sé, ma esiste l’albero guardato dal soggetto artista e restituito
allo spettatore attraverso il suo stile unico e irripetibile. L’albero appartiene tuttavia ad una tradizione molto antica che lo utilizza come simbolo dell’unione della terra con il cielo e dell’uomo
stesso, con le sue radici che affondano nel passato, il tronco che testimonia la vita presente, terrena, e i rami protesi verso l’alto, verso il futuro; nell’ambito della simbologia sacra, è
interessante il punto di vista della Cabala ebraica che considera l’Albero della Vita il progetto seguito da Dio per creare il mondo.
Un antico proverbio recita che “ il miglior momento per piantare un albero era venti anni fa, il migliore prossimo momento è ora”; nell’humus di questa mostra, sono ventidue gli artisti contemporanei
che hanno piantato il loro. Ognuno il proprio unico, originale progetto.
Giovanna Cardini
40 artisti contemporanei in mostra.
Catalogo con introduzione di Franco
Cardini.
In collaborazione con la galleria Mercurio Arte Contemporanea di
Viareggio.
Patrocinio: Comune di Castagneto Carducci.
Opere di: Rosario Bellante, Chiara Belloni, Maurizio Biagioni, Marco Bianchi, Antonio Bobò, Fiorella Bologna, Annamaria Buonamici, Daniela Caciagli, Loredana Cacucciolo, Antonella Calabrese, Giuseppe
Castelli , Guglielmo Clivati, Riccardo Corti, Valentina Crivelli, Beatrice D'Avino , Fabrizio Filippi , Beppe Francesconi, Fabrizio Giorgi, Giulio Greco, Paolo Grigò, Marco Lami, Paolo Lapi, Maria
Grazia Lunghi, Gabriella Masiello, Federico Mazza, Giancarlo Montuschi, Guido Morelli, Francesco Nesi, Paolo Netto, Armando Orfeo, Cristiana Pacchiarotti, Nicola Perucca, Silvia Ratti, Daniele Ricci,
Claudio Rolfi, Riccardo Ruberti, Tommaso Santucci, Marco Saviozzi, Valente Taddei, Leopoldo Terreni.
Merlino Bottega d'Arte, Donoratico. 29 maggio - 26 giugno 2010
Mura e muraglie. Segno di separazione, di difesa, d'invalicabilità, forse di superbia e di paura. "E andando nel sole che abbaglia - sentire con triste meraviglia - com'è tutta la vita e il suo
travaglio - in questo seguitare una muraglia - che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia". Una vita eternamente separata da quel che c'è dall'altra parte e che si può immaginare: la pace, la gioia, la
felicità. Ma la muraglia s'interpone implacabile, con le sue taglienti difese sul culmine. E d'altronde la muraglia di Eugenio Montale - la immaginiamo bianca di calce, cosparsa di erbe selvatiche
affioranti tra le crepe, abitata da ramarri al sole, a picco su quel Tirreno di Liguria che il poeta amava - sembra quasi, paradossalmente, non imprigionare bensì liberare la fantasia: come la siepe
de L'Infinito di Giacomo Leopardi, oltre la quale, e al di là del panorama effettivo ch'essa nasconde, si possono immaginare spazi infiniti e profondissima quiete.
Le mura vanno abbattute, si dice. Quando nel novembre del 1989 venne abbattuto il Muro di Berlino, sembrò che tutta l'umanità respirasse finalmente di sollievo. Poi ci siamo accorti che nuovi muri
sono stati eretti, tanti, troppi: quello di Melilla in Marocco che separa l'ultimo brandello dell'impero coloniale spagnolo in Africa dall'inquieto retroterra continentale; quello che corre per
chilometri tra Israele e Palestina; quello che separa la ricca San Diego, nella California statunitense, dalla povera Tijuana in Messico; quello che s'insinua per le strade e i vicoli di Belfast, a
segregare i cattolici dai protestanti; quello di Guantanamo, dietro il quale non si sa quanti accusati di non si sa che cosa sono condannati ad aspettare che non si sa chi li accusi e li punisca.
Sono barriere infami, ostacoli odiosi. Eppure, di muri e di muraglie si sente anche il bisogno. I muretti protettivi delle nostre case, che oggi magari si rinforzano di sbarre, grate e addirittura
difese elettroniche e televisive, difendono la nostra privacy e la nostra sicurezza nei confronti di un ambiente esterno che sentiamo come ostile; e, anche quando ostile non è, il muro delimita,
separa, ci fornisce garanzia di proprietà, ci offre la serenità che nasce dal senso del limite invalicabile. Come recita un vecchio proverbio inglese, "Good fences make good neighbours".
E, ancora, i grandi muri archetipici: quello del Paradiso Terrestre, che secondo la leggenda medievale, è tutto di fuoco; quello delle mura della Gerusalemme Celeste, fondato su rocce di pietra
preziosa; quello che Alessandro Magno avrebbe eretto nel cuore dell'Asia per difendere la civiltà dai mostri reclusi al di là di esso; la Grande Muraglia della Cina, eretta a garanzia di un impero;
il Muro Occidentale, come lo chiamano gli ebrei (o Muro del Pianto, come impropriamente lo definiscono gli altri), tutto quel che rimane del Tempio di Gerusalemme a testimonianza del periodo nel
quale il santuario si ergeva in tutta la sua maestà.
Muri per difenderci, per garantire la nostra libertà insieme alla consapevolezza dei suoi limiti, ma anche muri come sfida. Il muro esclude e nasconde: proprio per questo invita a scavalcarlo, a
passare oltre.
Stendere colori, tracciare segni, disegnare figure sulla superficie di un muro significa 'forarlo' simbolicamente, animarlo, trasformarlo in qualcos'altro, passarci attraverso. Un muro pieno di
scritte ama, odia, grida, ride, denunzia. Da strumento di chiusura e di limite, si fa supporto di progetti, di fantasie, di desideri. Vi sono muri da abbattere, muri da conservare e da rafforzare,
muri da animare, che aspettano qualcuno che offra loro voci e colori. Scegliete il vostro muro.
Franco Cardini
Opere di: Lucia Cannone, Giuseppe Castelli, Rossella Ramanzini, Giovanni Rossini
"SummerTime"
(per la rassegna "Ma Cos'è Questa Crisi?")
dal
23 Luglio 2010
Vernissage:
Giudecca 795 Art Gallery, 23 Luglio 2010 dalle ore
18.30.
.
Orari
apertura: dal Martedì al Venerdì dalle 15.30 alle 20, Sabato e Domenica dalle 11 alle 20, e su appuntamento. Chiuso il Lunedì
Informazioni:
Giudecca 795 Art Gallery, Fondamenta S.Biagio 795 - 30133 Venezia
Dopo
"Il Colore dei Soldi" (che prosegue in edizione ridotta nella seconda sala della galleria), "SummerTime" è la seconda mostra della rassegna di arte, cultura e vita "Ma.. Cos'è Questa Crisi?"
(ispirata alla notissima canzone degli anni Trenta) ideata e organizzata da Giudecca 795 Art Gallery: l'arte al tempo della crisi. Colore, allegria, idee, voglia di fiducia... e quotazioni
accessibili. Quattro giovani artisti espongono per la prima volta a Venezia: pop art per Ramanzini, storie e colori in libertà per Castelli, astrazione geometrica per Rossini, materici minimal per
Cannone. In sottofondo il testo di "SummerTime", ninna-nanna del musical "Porgy and Bess" di Gershwin (altra canzone della "crisi", 1935). La rassegna "Ma... Cos'è Questa Crisi?" tra ironia,
ottimismo e nuove proposte nel campo delle arti visive e del design made in Italy, proseguirà fino al 20 Novembre con novità in esclusiva, mostre ed incontri.
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