"Poesie"
"IRON"
Ho coperto il tetto
del tuo capanno
guardando il
cielo,
ti ho protetto
e tu accarezzandomi
complice nella nostra
alleanza,
sei andato nel mondo
portandomi dentro,
ed io ancora qui
ad osservar le stelle,
segnato dal tempo,
dall’aria,
nell’anima.
Adesso sei tornato,
mi hai portato con te
e plasmato
con le tue visioni,
ridando vita
ai nostri giochi,
mai cosi
eterni.
"ATTESA INTERIORE"
Attendo il mio turno,
con impazienza,
sono qui rosso di passione,
verde di speranza,
il nemico mi fa compagnia
e penso,
poi chiudo gli occhi,
faccio un volo lontano,
mi immagino un mondo sereno,
mi immagino un uomo sereno,
gli occhi si aprono,
il mio desiderio
mi ha salvato;
sono grato a te,
esile seggiola vuota.
"IL VIAGGIO DELLA COSCIENZA"
Sono partita molti anni fa
e molto ancora ho da viaggiare,
a volte sento il bisogno di sedermi
e di uscire dal mio corpo,
osservando
faccio da spettatrice a lui,
alunno
di un viaggio
pieno di domande e di sirene,
vedo le insidie
e la salvezza intorno ad esso,
vedo le ferite sul quel guscio,
reduce da battaglie senza luce,
ma fiero di interrogarsi
e saper scegliere costantemente;
solo allora
rientro in lui
consapevole
della nostra
inguaribile
e rinnovata alleanza.
"CAMILLA, LA FOSSA"
Tante volte
ti ho attraversato,
tanti viaggi
abbiamo fatto insieme,
viaggi senza
giorno,
senza tempo
e senza stagioni,
il tuo odore
cosi unico,
cosi diverso ogni volta;
mi hai visto bambino
e io ti ho visto piangere
non contenendo più
le lacrime
dal cielo
di chissà quante anime,
e tu con fatica e con
orgoglio
ti sei messa
a capo di tutto questo
e in mare ogni cosa
hai fatto scivolare ;
grande guaritore,
tuo amico
indivisibile.
"DI PASSAGGIO"
Non so dove sei,
in che parte
di me risiedi,
chi comanda
la mia mano,
perchè entri
nel mio corpo
sotto forma
di queste forme,
di questi colori,
di queste emozioni
donate senza chiedere.
Poi ripenso
alla mia vita
e forse
capisco
e ti ringrazio
per avermi
accarezzato.
"DISTORZIONE"
Non so
chi di noi due
sfugga alla realtà
chi dei due è il vero,
la distorsione
va oltre
le certezze
che conosciamo,
il punto di rottura
è un sottile equilibrio
quasi invalicabile,
dietro questo
c’è un baratro
profondo e inesplorato,
il retro
della nostra anima
che ha la chiave
per conoscenze
raggiungibili
se ci fermiamo
ed aspettiamo
nobile
il suo venire.
"EMOZIONI"
Senza avvisarmi
sfiorate i miei pensieri,
io mi guardo intorno
e non vi vedo,
siete sempre dentro di me,
posso solo immaginarvi;
sento vibrare il mio corpo,
forte e delicato
vi lascia volare
nella mia anima
senza chiedere
niente in cambio,
gia felice
di averlo scelto.
"ETA’ DELLA PIETRA"
Non vi ho conosciuto,
siete ormai lontani,
riesco ad immaginare
quello che sarei stato,
vedo il rosso
della vostra passione,
le vostre forme semplici,
primordiali,
essenziali,
immagino i vostri strumenti
spietati,
pieni di forza,
che tolgono e danno qualcosa
dentro un mondo che sta nascendo;
grazie
per avermi preceduto.
"EVOLVERSI"
Evolversi
nel mondo
è un occasione
di libertà,
un percorso
alla fine
in attesa del nuovo,
un raro momento
di riflessione,
che attraversa
l’anima,
indicandogli
la strada.
"GIRASOLI ROSSI"
State calmi,
non spingete,
lo spettacolo è per tutti:
l’alba
è fra due ore.
"IL CORPO"
Lui si muove,
si esibisce,
è sempre ovunque,
inconsapevole del limite;
la creatività,
si rinnova senza sosta,
è semplice
e non ha barriere,
abbiamo un tempo massimo,
ma la mente,
l’ anima
e la nostra evoluzione
interiore non hanno fine.
Vorrei che la mia anima
viaggiasse all’infinito,
vorrei essere la
ad attendere
tutto questo,
come un pianeta
che si evolve
meravigliandosi
indisturbato,
del proprio essere
senza tempo.
" IL FUTURO"
Il futuro
è come un cerchio,
non ha spigoli
per sostenersi
e pretende la tua faccia,
le tue insicurezze,
e le tue paure,
ti tira dentro
senza soste e senza passato
prendendoti per mano
chiedendo la tua massima fiducia;
immagina il tuo mondo intensamente,
lui si formerà
aspettando il tuo venire inesorabile
felice
di vedere la tua gioia sul tuo volto.
"IL GIULLARE"
La mia vita
è oltre
si veste
ed entra in scena,
del buio si nutre
del colore si serve
e mai
dimentica,
la forma
corre
e si dispone
mi guarda
e si rallegra,
sorride e mi carezza,
io non mi volto…
e tutto inizia.
"IL MARE IN TEMPESTA"
Eri calmo e sereno,
paziente e non esigente;
poi hai cercato il vento
tirandomi con forza,
hai stravolto la natura
pretendendo
la mia anima,
ti ho lasciato colorare
fino a quando ho detto
basta.
Adesso eterno spumeggi
lasciandomi scivolare sulle onde;
non mi hai tirato giù,
non ti avrei lasciato fare.
"IL MIO NOME E’…"
Ciao io sono feto,
ho sentito dire che
un giorno mi chiameranno
Leonardo;
sono qui in questo mare
universale,
ma non ci sono pesci,
ne secchielli per giocare,
ci sono corpi
minacciosi
che mi osservano
come cani feroci
ed impazienti,
io senza farmi vedere
gioco
osservo
e mi domando,
cosa vorranno da me?
chissà se fuori da qui
c’è da combattere
come da queste parti,
mi piacerebbe un giorno
poter soffermarmi e ricordare
questa esperienza
unica
e piena di
insegnamenti,
o forse non ne avrò
bisogno
perchè la vita
mi ricorderà
puntualmente
la sua ricca
e spietata bellezza.
A Leonardo,
tuo Padre…..
Giuseppe Castelli
06/03/2008
"IL ROSSO"
Lui ti avvisa
e non ti limita,
accende i sogni
e fa pensieri,
il mondo
scruta con rigore,
poi ti osserva,
come il colore
il suo maestro,
ricordandoti
che la vita
è forza,
che la vita
è ovunque.
"IL PENSATORE"
Stavo qui
nascosto
da un’ eternità,
avevo un mondo
tutto intorno,
scuro,
serio
e sempre uguale;
poi sei arrivato tu,
curioso
mi hai trovato,
senza risparmiar
neanche le tue mani
mi hai tirato fuori
da tutta questa pietra;
ti sono grato quindi
per la luce,
l’anima
e il calore
che mi hai dato.
"IL VERO"
Ti uso come so,
come posso
come sono,
mi guardi,
a volte sorridi,
a volte mi uccidi;
corro su e giù per il tuo viso,
non guardo cosa resta sul tuo volto,
mi guardo dentro.
Sono fiero,
forse sono felice,
sei la stessa emozione da prima volta,
ogni cosa di questo mondo
ha sempre una prima volta.
Essere veri
vuol dire essere quello che siamo,
basterebbe poco:
saper attendere,
sapersi riconoscere e dire
sono io
e ne sono finalmente
consapevole;
ma adesso apro gli occhi
e tutto questo
è uno splendido sogno
anche se
ad occhi aperti
è sempre lì,
pronto a corteggiare.
"IL VIAGGIO"
Hai visto
il mondo evolversi
andando in scena,
cullato
cuori forti e coraggiosi
alla conquista,
tu padre
di tutto ciò che fluttua
sul tuo ventre
stanco e sofferente,
Il tuo sale è come sangue,
le tue onde son carezze,
tu amico
dell’ uomo,
nel suo viaggio
verso il tempo.
"INCONTRI"
L’aria é tra di noi,
l’infinito tutto intorno,
siamo pieni di doveri,
di parole,
di rituali,
potremmo sfiorarci
e mai conoscerci,
potremmo sognare
d’incontrarci.
Chi muove tutto questo,
chi ci spinge alle spalle?
Provo ad incontrarti
e il tempo si ferma,
lo spazio svanisce
e il corpo si trasforma,
segue il suo corso
per non essere più uguale
fino a quando
consapevoli,
stupiti,
ci guardiamo
e voliamo
senza limiti.
"LA FINESTRA"
Non ho mai saputo che ci fosse
al di la della finestra,
immaginavo un mondo
di attese e di memorie,
di sorrisi e di rituali;
al di qua c’era invece una speranza,
un sogno da inseguire,
da far crescere ed esibire,
ma tutto si è distorto,
contorto su se stesso
portando buio e solitudine,
lasciandomi scoprire
che in vita un uomo muore e si rialza,
fino a quando ormai maturo,
gioisce del suo tempo.
...a mio padre
"LA FOLLIA"
Sei lì dietro l’angolo
come una strada chiusa,
un quartiere,
una fermata;
l’uomo cammina
al tuo fianco
guardiano della sua anima,
soldato del suo corpo
consapevole di te,
delle tue radici,
e per questo
vigile della propria
esistenza.
"LA MASCHERA"
Perché
porgi a me chi non sei?
Ti nascondi,
ti chiudi,
rimandi al mondo
un altro uomo,
vivi mascherato
continuamente,
ma la tua anima
non la inganni,
lei ti osserva senza giudizio
in attesa della sua libertà,
non puoi sottrarti:
vivi la vita,
è il destino
di un vero uomo,
prendi fiato
e dagli voce,
dagli un volto
Vero,
semplicemente il tuo.
"L’ADOLESCENTE"
Posso assumere
molte forme
mentre mi sto cercando,
viaggio,
percorro
il mio presente
senza il bisogno
di apparire,
se penso
al mio futuro
tutto si plasma
e si distorce,
prendendo forma
solo nella mia
coscienza.
"LUOGO ANTICO"
Non ho mai osato
calpestarti,
ti guardavo al di qua
delle piante brune,
ti guardavo
e i miei sogni si accendevano
con forza.
Ho fatto dei viaggi bellissimi
solo a pensarti.
Adesso ti guardo
con meno tempo,
sono altrove,
ma l’anima sa dove sei,
ti cerca
senza avvisarmi,
viene a trovarti
e si meraviglia.
"NON RICORDANDOMI DI ME MI SIEDO"
Mi ricordavo chi fossi,
ero li sotto l’albero di carrube
e sapevo già chi era un uomo,
volevo gridare al mondo
chi era un uomo,
bastava seguire il sentire,
aprire la bocca e far uscire quelle parole
libere e pure,
innocenti ed essenziali;
mi chiedevo se sarebbe bastato
uno sguardo
per capirsi,
e solo allora le parole
sarebbero state superflue,
uno spreco di energia
da impiegare nei desideri
sinceri ed unici;
si può
essere uomini senza tempo,
pronti per dar forza
a ciò che siamo
senza vincoli,
gridare al mondo quello che si è
è la cosa più vera che ci sia.
Adesso
non ricordandomi di me
mi siedo
e mi chiedo cercandomi
cosa avrei
potuto fare se
fossi stato
il mio desiderio
più puro.
"OMBRA COERENTE"
Sei sempre intorno
a me
come un guardiano
senza tempo,
senza giudizio
e senza volto;
mi chiedo se sceglieresti
il mio posto,
se saresti felice
di chi sono,
di chi rappresento,
di quello che l’uomo
rappresenta
in questo corpo
a voce del mondo;
io parlo,
mi emoziono,
divento adulto
e divento polvere,
mi chiedo se tu
saresti intorno al mio
corpo
anche in quell’attimo
mai cosi eterno per me,
io consapevole
della tua arte,
della tua coerenza
silenziosa
e maestra
della mia vita.
"RITORNO AL FUTURO"
Il cammino è intrapreso,
Il cuore batte stanco e combattuto,
tutto ci ritorna,
ci circonda,
ci sofferma,
ma non facciamo soste,
siamo guerrieri di altri tempi;
il futuro
è lì a un passo,
ma guardingo,
l’ innocenza dà fiducia,
noi consapevoli,
facciamo un gesto nobile,
perdiamo,
senza voltarci e guardiamo oltre,
feriti in guerra,
più forti adesso.
"STRADA FIORITA"
Per anni sei stata li,
sempre ferma,
mai uguale.
È passata sopra di te ogni cosa.
Hai pianto,
hai sorriso,
hai abbassato gli occhi.
Tutti andavano e venivano,
ma tu sempre lì,
timida,
quasi a chiedere scusa.
Poi un giorno hai messo
il tuo vestito buono,
pieno di fiori,
di colori bellissimi
e mi hai sussurrato,
per diventare
per sempre il tuo sogno,
la strada fiorita.